Carissime, carissimi,
Purtroppo nemmeno quest'anno stiamo parlando di pesce d’aprile: oggi è il primo anniversario dell’attivazione di 600 nuovi posti auto a pagamento, seconda fase della manovra “lacrime e sangue” introdotta dall’assessore Medioli, dopo l’aumento delle tariffe di oltre il 50%.
Manovra che abbiamo fin da subito criticato sia nel merito che nel metodo, evidenziando come avrebbe creato grandissimi disagi ai residenti, agli studenti, ai lavoratori e alle attività. Disagi non compensati da equivalenti benefici.
Una manovra iniziale che ha avuto diverse contro manovre e passi indietro, che però non hanno risolto la situazione.
Dopo un anno è il momento per fare, dati alla mano, un primo bilancio: i disagi sono tanti, i benefici scarsi.
Dopo i primi dati di bilancio che annunciavano un flop, abbiamo ricevuto i dati del 2023 e del 2022 dettagliati per parcheggio e possiamo tirare già qualche somma, provando a fare un atto di trasparenza che competerebbe all’amministrazione.
Parto dal fallimento generale dei nuovi 600 posti auto a pagamento. Le nuove aree di sosta, con i loro 18 parcometri aggiuntivi, hanno comportato un aumento di costi di 352,526.45€ fino al 30/05/2025, quindi spalmando sui 26 mesi effettivi, questo equivale ad un costo di circa 9.000€ l’anno per ogni parcometro. Il risultato è che la metà delle nuove aree di sosta è addirittura in perdita!
Non avendo i dati di un anno completo (manovra partita ad aprile) ho ipotizzato per gennaio febbraio e marzo gli stessi dati di ottobre novembre e dicembre.
Via Vittorio Veneto “guadagna” un parcometro che era in via Michelangelo, passando dagli iniziali 2 a 3.
Pensate al Vo’, dove il comune perde doppiamente: i parcheggi che non guadagnano e dal chiosco di sua proprietà il cui valore è calato. Quando, tra l’altro, sarebbe da incentivare anziché penalizzare la sosta in quella zona in un’ottica di de-congestionamento del centro storico.
Oppure a via Annibale di Francia, un inutile e dannoso disagio per Rivoltella.
Per non parlare della tragicomica vicenda di via Michelangelo, i cui due parcometri in 7 mesi hanno incassato meno di 450€, risultato (prevedibile) talmente imbarazzante da aver portato l’amministrazione a riportarla gratuita e spostare i parcometri spendendo altri 1.400€.
In questi costi non ci sono i nuovi cartelli, il tracciamento delle linee, il lavoro degli uffici …
600 parcheggi, calati a 555 dopo l’eliminazione di via Michelangelo (che mi auguro sia la prima di una serie di passi indietro), che rendono così poco, significano una cosa sola: i parcheggi sono quasi sempre vuoti. Che senso ha avere parcheggi vuoti e creare grandi disagi?
Possiamo poi parlare tranquillamente di (prevedibile) flop degli abbonamenti introdotti con la contro-manovra: solo una manciata di persone hanno sottoscritto. Nessuna traccia degli abbonamenti turistici.
Uno dei “punti forti” della contro manovra erano le tre aree residenti: una, quella in viale Cavour, annunciata in pompa magna, non è ancora stata attivata.
L’aumento degli incassi c’è stato ma è dovuto praticamente solo all’aumento delle tariffe dei parcheggi esistenti, solo in modo residuale dalle nuove aree, che costituiscono solo circa l’11% degli incassi lordi, ma ben oltre il 30% dei costi.
Eroi coloro che hanno pagato quei 4,79€ a marzo prima che i parcheggi fossero a pagamento.
Potrei continuare per ore, i dati contengono tantissime informazioni che puntano tutte nella stessa direzione: l’introduzione di 600 (calati a 555) nuovi posti a pagamento ha creato tantissimi disagi e problemi e ha portato benefici quasi nulli.
Questo è il risultato di una manovra costruita senza consultare i desenzanesi, senza conoscere il territorio, senza preoccuparsi degli effetti sui cittadini e le attività, una manovra puramente contabile (sbagliando i conti di un milione su due) priva di una visione della città.
Non abbiamo avuto i dati divisi per i giorni della settimana, ma sicuramente ci sarebbero altri spunti. Credo, comunque, che la conclusione sia chiara: si potevano e si possono ottenere gli stessi risultati di bilancio creando molti meno disagi a cittadini e lavoratori. L’auspicio è che l’amministrazione, vedendo questi stessi numeri, agisca rimettendo gratuite le aree di sosta in perdita, creando degli abbonamenti veramente utili e riducendo i periodi di pagamento a quando servono veramente.
Per chi volesse qualche dettagli o informazione aggiuntiva sono sempre a disposizione, anche per eventuali commenti o osservazioni.
Tanti cari saluti
Stefano
P.S. Un mega ringraziamento al collega consigliere Bernardo Comini per l’aiuto nella raccolta e analisi dei dati!
Come sempre apprezzo il vostro impegno. Grazie Stefano