Carissime, carissimi,
Dopo una lunga pausa estiva, giovedì sera è tornato il Consiglio Comunale, con diversi spunti interessanti su tanti temi diversi, dagli ormai onnipresenti parcheggi, al diritto allo studio e la sicurezza.
Il Consiglio si è aperto con il doveroso minuto di silenzio in ricordo del Presidente Napolitano.
Dopo la presa d’atto dei verbali delle sedute precedenti, abbiamo analizzato la ratifica di una variazione di bilancio approvata dalla giunta. Solitamente sui temi di bilancio siamo critici con le scelte dell’amministrazione, ma in questo caso abbiamo votato a favore considerato che la variazione è servita per gli interventi urgenti sugli edifici comunali (in primis le scuole) danneggiati dal maltempo. Il voto a favore era doveroso.
Analogamente abbiamo votato a favore dell’estinzione di un (piccolo) mutuo con Cassa Depositi e Prestiti per una cifra di 109.620€ che porterà ad un risparmio negli interessi futuri.
Minima variazione al piano delle opere pubbliche per recepire due finanziamenti, uno della regione da 200.000€ per gli edifici colpiti dal maltempo (dirottati su Villa Brunati) e uno dallo Stato a parziale copertura del progetto di potenziamento della video-sorveglianza. Astenuti perché, pur essendo favorevoli a questi specifici punti, nel piano ci sono diversi progetti che ci vedono molto critici (nuova scuola, mega passeggiata a lago…).
Il successivo aggiornamento del DUP 2023-2025 è stata l’occasione per chiedere l’aggiornamento sulla costituzione della CER (Comunità energetica rinnovabile) e la costituzione della consulta per l’agricoltura. Sulla prima si sta ancora aspettando la Regione, sul secondo la giunta – dopo oltre un anno – forse si sta iniziando ad attivare. La partecipazione dei cittadini chiaramente non è una priorità.
Arriva poi altra variazione di bilancio, una variazione “ordinaria” e di competenza del consiglio. Qui la cosa più notevole è la previsione di incassi dai parcheggi che cala ancora, di ben 440.000€. Dopo essere calata a luglio da 4 a 3,5 milioni, ora cala ancora a circa 3 milioni. Ricordo che tra luglio e adesso non ci sono state nuove agevolazioni o altro. Ho quindi definito la manovra sui parcheggi un flop. Un disastro.
Hanno aumentato di almeno il 50% le tariffe, ridotto i vantaggi per i residenti e messo 600 nuovi parcheggi a pagamento e … rispetto all’anno scorso gli introiti aumentano di un milione, la metà di quanto previsto all’inizio. E questo senza contare i maggiori costi per la gestione di più parcometri. Questa mia osservazione ha causato una reazione scomposta nell’assessore Medioli che ha scelto di rispondere attaccandomi personalmente. Certe reazioni si commentano da sole.
Nella risposta Medioli afferma anche che i residenti spenderanno la stessa cifra dell’anno scorso (185.000€), ma che non è vero che – con la tariffa raddoppiata e i parcheggi a pagamento aumentati – usino meno i parcheggi per andare in centro. Matematica bizzarra.
Poi dichiara che la colpa del calo degli introiti è anche di Brescia e Bergamo Capitali della cultura che avrebbero dirottato i turisti verso altre località. Mi sono permesso di far notare che questa è un’ammissione di colpa per non aver saputo cogliere l’opportunità di questo evento, piuttosto che vederlo come un problema o una concorrenza.
La delibera successiva ha riclassificato alcuni edifici di proprietà comunale (chiosco Vo’, bar parco del laghetto e chiosco spiaggia d’Oro), da patrimonio disponibile a indisponibile. Questo permetterà di cambiare la natura degli affidamenti, da affitti a concessioni, che tutelano maggiormente l’ente, scelta che non poteva che vederci favorevoli. Questo in seguito alla brutta esperienza con il gestore del bar del parco del Laghetto che non pagava l’affitto e la cui procedura di sfratto è stata abbastanza complessa. Il bar, ora finalmente liberato e lasciato in condizioni precarie, è in fase di ristrutturazione per poi essere messo a bando. Abbiamo chiesto rassicurazioni sulla chiusura e il presidio del parco che erano tra le responsabilità del gestore.
Successivamente abbiamo analizzato il DUP (Documento Unico di Programmazione) per il prossimo triennio. Nella presentazione Medioli anticipa che sarà da rivedere in occasione del bilancio di previsione. Colgo, quindi, l’occasione per fare alcune osservazioni/suggerimenti sul tema della casa che non viene affrontato se non per le situazioni di emergenza, sulla necessità di aumentare la pulizia delle spiagge e dei porti, sull’assenza di indicazioni sul terzo nido, e che, per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, non è sufficiente fare nuovi impianti ma soprattutto è indispensabile gestire correttamente quelli esistenti. Infine, ho segnalato che tra gli obbiettivi non è presente la manutenzione delle griglie e dei chiusini – tema fondamentale visti i cambiamenti climatici – e che è necessaria una maggiore attenzione al tema del risparmio energetico. Diverse osservazioni sono frutto di tante vostre segnalazioni; vediamo se saranno recepite nel DUP ma soprattutto messe in pratica.
Il nuovo regolamento sulla video-sorveglianza è stato il primo dei due punti sulla sicurezza. Nel merito nulla da dire, anzi, molto positiva la disciplina la gestione e l’utilizzo dei dati secondo la normativa Europea e nazionale sulla tutela della privacy. Positiva anche l’introduzione della possibilità di usare body-cam e altre tecnologie. Scontato che la cosa più importante è che le telecamere poi funzionino. La discussione è stata interessante, da un lato è stata l’occasione per sottolineare alcune criticità di sicurezza sul territorio, dall’altra si sono viste due diverse visioni di sicurezza. Sul primo punto ho sottolineato la criticità del quartiere Capolaterra, già oggetto di un’interpellanza con il collega Palmerini, a cui il sindaco aveva risposto sminuendo. Inoltre ho evidenziato il problema di San Martino, dove la sera alcune vie interne si trasformano in “piste da corsa”. Su entrambi i punti il nuovo comandante della Polizia Locale è sembrato attento, come dichiarato in commissione. Speriamo bene.
La collega Papa ha sottolineato come le telecamere siano uno strumento fondamentale ma che non bastano. Non possiamo delegare alla tecnologia il lavoro da fare sulla sicurezza, fatto di cultura, relazioni, creazione di comunità. Nella sua replica l’assessore Avanzi ha indicato gli zingari e i senzatetto come uno dei problemi di sicurezza che saranno risolti con le telecamere, aggiungendo un velato – ma non troppo – rammarico sul fatto che siamo in uno stato di diritto democratico garantista e non si possono caricare tutti su un furgone e farli sparire. Io mi sono permesso di far notare che i senzatetto non sono un problema di sicurezza, al massimo un problema da affrontare attraverso i servizi sociali. Due visioni di sicurezza nette, per quanto nel merito del regolamento il voto favorevole è stato unanime.
Il secondo punto sulla sicurezza è stato l’aggiornamento del regolamento sulle armi in dotazione alla polizia locale. Vi rimando al mio intervento e che vi invito caldamente a leggere, sia perché ci sarebbe troppo da scrivere e qui diventerebbe troppo lunga, sia perchè ovviamente la mia posizione è stata strumentalizzata e banalizzata, mi spiace ma era tristemente prevedibile. Qui c’è qualcuno che vuol giocare a fare lo sceriffo, ma purtroppo non siamo in un gioco, stiamo parlando di armi vere.
Con voi vorrei condividere qualche aspetto del “dietro le quinte”. Come ogni voto in consiglio, questo punto è stato discusso in pre-consiliare, dove oltre ai consiglieri comunali sono presenti i rappresentati della coalizione. Su questo punto abbiamo discusso a lungo, serenamente, condividendo dubbi e perplessità, consapevoli che “noi lo avremmo affrontato in modo diverso”, ma con sfumature diverse nelle preferenze di voto, differenza che si è vista anche in Consiglio, dove io e la collega Papa ci siamo astenuti, Palmerini si è espresso a favore. Comini e Gabusi erano assenti giustificati. Questa ricchezza di posizioni, in ottica costruttiva, credo sia un valore e non un problema. Anzi, in politica i “monoliti” rischiano di essere un problema, perché sintomo di mancanza di dibattito.
Chiude la seduta il piano per il diritto allo studio che viene solo comunicato al consiglio. Il piano si conferma un piano di qualità, un piano uguale a sé stesso dall’amministrazione Leso. Un investimento da 3,2 milioni di euro, dove a farla da padrone sono la mensa scolastica (1,2 milioni) e l’assistenza ad personam (975.000€), quest’ultima in costante aumento di anno in anno perché sempre maggiori sono le necessità. La collega Papa ha provato a dare qualche spunto per l’evoluzione, partendo dalla riflessione che il cittadino si comporta sempre più come “consumatore di servizi” mentre sarebbe importante provare a coinvolgerlo maggiormente, come avviene su altre tipologie di servizi. Altra riflessione sull’impennata del fenomeno della scuola parentale che rappresenta sempre di più una tendenza a disegnarsi tutto su misura, anche l’istruzione, come se fosse un prodotto, perdendo la ricchezza della diversità del confronto. La Regione, purtroppo, incentiva questo processo dando fondi alle scuole private non paritarie, equiparandole alle paritarie, per di più trascurando le pubbliche.
Sono già stato prolisso, ma un ultimo commento sulla vicenda dei Mattoncini in Castello è doveroso. Il fatto è raccontato dai giornali a cui ho fatto un primo commento sui social soffermandomi sui numeri, ma credo sia utile soffermarsi, sia sull’evento in sé, che su quanto riusciamo a capire della visione sul turismo dell’attuale amministrazione.
Credo, infatti, sia sbagliato non fare i Mattoncini in Castello, un evento tradizionale che riempiva la città in bassa stagione. L’amministrazione, con una disponibilità sul turismo di oltre il 35% superiore all’anno precedente, ha scelto di spendere i soldi in altro modo, puntando su pochissimi grandi eventi e tante iniziative di intrattenimento, ognuna fine a sé stessa. Spiace che invece che prendersi le responsabilità delle scelte si usi il sociale come paravento: nel corso dell’anno non un centesimo è stato spostato dal turismo al sociale.
Manca una visione e una capacità di programmazione sul turismo: Desenzano necessita di iniziative che si ripetano negli anni e che generino la loro aspettativa da parte dei cittadini e turisti e diventino una costante nel tempo. I mattoncini in castello era proprio una di queste.
Pare l’assessore al turismo Lorenzoni scarichi la responsabilità sull’assessore alla cultura Avanzi. A parte che – fino a prova contraria - sono nella stessa amministrazione e pure nello stesso partito e che le scelte sono sempre di Giunta e che anche la cultura quest’anno aveva più fondi dell’anno scorso; ma evidentemente Avanzi era troppo impegnato a giocare allo sceriffo per occuparsi di un evento che portava a Desenzano migliaia di famiglie. Vorrà dire che alla prima occasione gli regaleremo una stella della Lego.
Tanti cari saluti
Stefano