Sul licenziamento dell’assessore Plodari
Scelta desenzanese o bresciana? Motivi personali o politici?
Carissime, carissimi,
Come di sicuro già saprete Daniela Plodari non è più assessore. I fatti credo siano ormai noti a tutti, vorrei quindi cogliere l’occasione per qualche riflessione e approfondimento.
Partiamo però da cosa è successo. Lunedì 26 giugno tardo pomeriggio sul sito del comune sono pubblicati l’atto di revoca dell’assessore Plodari e quello di nomina del nuovo assessore, la lonatese Lorenzoni. Una giornalista ha quindi chiamato Plodari per un commento. Questa, però, non era a conoscenza della cosa. Ritengo inaccettabile scoprire di essere licenziati da una giornalista.
Malinverno dichiara che – come scritto nell’atto di revoca – c’erano incompatibilità personali con la giunta e che la sostituzione è stata fatta in accordo con il segretario provinciale di FdI.
Il giorno seguente sulla stampa escono le reazioni e i commenti (il mio). In particolare segnalo quanto dichiarato dal consigliere-deputato Formentini: “È una questione interna a FdI, a loro spetta la scelta dell’assessore”. Giardino conferma.
Giovedì Plodari convoca una conferenza stampa per raccontare la sua versione. L’immagine che racconta è drammatica (BresciaOggi e Giornale di Brescia).
Le accuse che lancia, purtroppo, non sono nuove e – come ho commentato – confermano il “modello Maliverno” che denunciamo da anni.
Mettendo in fila i fatti, la cosa che salta all’occhio è la contraddizione tra Malinverno e Formentini. Il primo che parla di incompatibilità con la giunta, rivendicando il suo potere di nominare gli assessori. Il deputato di giochi di potere interni a Fratelli d’Italia provinciale, di cui Malinverno sarebbe succube, uno scenario gravissimo. Evidentemente è mancato coordinamento sulla versione ufficiale da tenere.
Non ho mai condiviso la visione del turismo della Plodari e nemmeno la sua impostazione politica. Ma è da riconoscerle, oltre all’impegno, coerenza nell’approccio alla politica negli ultimi anni, in campagna elettorale e poi nel ruolo di assessore. Daniela Plodari è sempre stata Daniela Plodari. Quindi, perché se un anno fa era la persona giusta per guidare il turismo a Desenzano, ora non va più bene?
Per voi che seguite questa newsletter non giungono nuove le frizioni tra sindaco e assessore, ne avevo giusto parlato nell’ultimo numero. Ma qui credo ci sia ben altro.
Il licenziamento di Plodari è una operazione che qualcuno stava preparando da qualche tempo, usando il metodo più infame: il pettegolezzo. Da qualche settimana, infatti, girava la voce che Plodari avesse dichiarato un diploma che non ha. Lei, infatti, nella conferenza stampa si difende da questa accusa implicita. Voci fatte girare ma che nessuno ha avuto il coraggio di riprendere formalmente.
Fino ad adesso, come vi ho raccontato in diverse occasioni, l’amministrazione Malinverno non è andata oltre l’ordinaria amministrazione. Il Consiglio Comunale è – di fatto – convocato solo per le scadenze di bilancio. L’unico passaggio delicato è stata la nomina del Presidente del Consiglio e ci ricordiamo come (non) è andata al primo turno. L’altra scelta difficile è stata la manovra parcheggi che però è passata solo dalla giunta, scavalcando il Consiglio e i consiglieri. Questi ultimi pare non l’abbiano presa benissimo.
Sempre più insistentemente si annuncia un passaggio importante: la variante generale del PGT, la cui procedura Malinverno aprì già nel 2021 senza poi fare nulla. Il piano di governo del territorio è sempre portatore di interessi e ha una procedura di approvazione lunga e articolata per cui serve una maggioranza compatta.
Un assessore non vota, ma sicuramente può essere una voce critica che crea problemi, ma soprattutto la sua rimozione può essere una prova di forza, un segnale. E Plodari stessa è la prima che indica questa come la vera motivazione, dichiarando la sua autonomia di pensiero il vero problema.
Solo il tempo ci aiuterà a capire, ma spero di avervi fornito qualche chiave di lettura in più.
C’è però chiaramente uno sconfitto: il circolo di Fratelli d’Italia locale e il suo segretario. Avanzi è completamente assente, esautorato dal segretario provinciale che partecipa nell’indicazione di una lonatese come assessore. E nemmeno una persona organica al partito, anzi. Alle ultime comunali Stefania Lorenzoni era candidata nella lista Bollani, non solo alternativa a quella ufficiale di FdI, ma proprio sostenendo un candidato sindaco alternativo. E di quel progetto politico concorrente, Lorenzoni fu la candidata più votata.
Chiara è anche la vittima: il turismo a Desenzano, lo sviluppo della città.
Un brevissimo aggiornamento sui parcheggi. Medioli ora sui giornali dichiara che “Nessuno ha mai affermato che sarebbero stati creati nuovi stalli”. Medioli il 13 aprile dichiarava: “Verrano creati nuovi stalli gratuiti”. Come sempre metto i link per verifica. Però ovviamente il problema è il sottoscritto che fa polemiche sterili. Sterili polemiche che sono riuscite a far promettere a Medioli che i parcheggi gialli (che di nuovo non avranno nulla) saranno per tutti i residenti.
Tanti cari saluti
Stefano