Interrogazioni, interrogazioni, interrogazioni
Piscine, pari opportunità, skatepark, nuova scuola, tanti temi diversi con un messaggio comune
Carissime, carissimi,
Dopo l’indigestione di consigli comunali del mese scorso, sul fronte istituzionale tutto tace. Il silenzio formale è sempre accompagnato da voci di corridoio, anticipazioni e retroscena. Come consigliere ascolto, registro, mi informo, ci prepariamo ad agire ma aspettiamo atti ufficiali.
Oggi, quindi, mi concentrerò sulle interrogazioni e interpellanze, principale strumento di iniziativa per i consiglieri, come vi avevo raccontato. Sia perché vi devo un po’ di aggiornamenti, sia perché alcune emblematiche per raccontare l’attuale amministrazione.
Partiamo con un assessore Maiolo che rilascia al Giornale di Brescia una risposta molto piccata sulle nostre interrogazioni che definisce strumentali. Prima di rispondere, credo sia importante che sappiate che noi indirizziamo l’interrogazione/interpellanza all’assessore/i competente/i ma riceviamo come risposta una lettera accompagnatoria del sindaco e una relazione tecnica degli uffici. Assessori mai prevenuti. Quindi riceviamo sempre una risposta monca della componente politica. Spesso anche la risposta tecnica è parziale perché le domande riguardano più ambiti, dove la parte politica dovrebbe fare sintesi, mentre il dirigente vede solo la sua competenza.
Perché questo comportamento? Perché il sindaco non lascia parlare gli assessori? Come mai gli assessori o il sindaco non si prendono mai la responsabilità del merito della risposta e la scaricano sempre sulle spalle dei dipendenti?
Torniamo quindi alla dichiarazione di Maiolo. Prima di tutto non vedo cosa ci sia di male in un atto di trasparenza, nel comunicare quello che faccio come consigliere. Tra l’altro, a differenza di quanto fatto dalla destra desenzanese in passato, noi prima protocolliamo e poi inviamo alla stampa per conoscenza.
In seconda battuta passare tramite la stampa è l’unico modo in cui posso avere risposte in tempi rapidi e sentire la voce dell’assessore, altrimenti o muto o zittito.
Ora torniamo al merito dell’interrogazione, che parte da una dichiarazione di Maiolo che prometteva lo skate park a fine gennaio. Ora prima dalla stampa poi dalla risposta ufficiale arrivata molto dopo (lettera sindaco, relazione tenica) apprendiamo che la colpa dei ritardi è dovuta al reperimento di materiali. Notare che nella risposta ufficiale Maiolo non compare. L’onere della risposta cade sul responsabile (geom. Rossi) e sulla dirigente (arch. Pasin). Loro devono dare conto di una dichiarazione di Maiolo (“tutto pronto il 31 gennaio”), tanto veloce a fare roboanti annunci, quanto rapido a lamentarsi delle nostre interpellanze.
Bene, dalla risposta pare che il problema sia che non si trova la vernice che serve per completare l’opera. Ma ci assicurano che le opere murarie erano pronte il 30 marzo. Che comunque è due mesi dopo il 31 gennaio. E quindi il problema non è la mancanza di materie prime ma la sparata di Maiolo. Che nella replica via giornale non si trattiene e ne spara un’altra. “Sono vent’anni che nessuna amministrazione mette mano allo skate park”. Peccato che lo skate park sia stato costruito meno di 20 anni fa dall’amministrazione Pienazza.
Lo skate park è un tema piccolo, ma credo faccia capire il modus operandi. Aggiungo che il giorno in cui, in ritardo come sempre, abbiamo ricevuto la risposta, nella quale si parla di cantiere messo in sicurezza, un cittadino ci ha mandato queste foto (foto 1, foto 2 e foto 3). A voi i commenti.
Episodio numero due, commissione pari opportunità. Le colleghe Papa e Gabusi a fine marzo interrogano il Sindaco sul perché della mancata costituzione della commissione pari opportunità. Il Sindaco risponde il 19 aprile “La Commissione verrà prossimamente nominata dal Sindaco con proprio Decreto”. È passato più di un mese e tutto tace, alla faccia del “prossimamente”. Le colleghe hanno anche provato a scrivere al Sindaco per sollecitarlo. Questo credo dica molto sia dell’interesse del Sindaco per le Pari Opportunità, sia sull’affidabilità delle sue parole. Comunque, inutile dirlo, assessore alle Pari Opportunità Plodari (non si sa se per scelta o costrizione).
Sempre su questo filone, credo sia interessante la vicenda della scuola nel parco. Le foto dei cantieri dimostrano chiaramente questo che stava invadendo la parte di parco che il Sindaco aveva promesso non sarebbe mai stata toccata. Facciamo un'interrogazione (il 4 maggio), giusto ieri abbiamo ricevuto risposta formale. Per quasi un mese almeno abbiamo avuto solo qualche dichiarazione di Malinverno al Giornale di Brescia (poi si lamentano che passiamo dai giornali!). Entrambe le risposte negano l’evidente.
Nel frattempo, mentre aspettavamo la risposta, questo accedeva nel cantiere, una bella colata di cemento: ditemi voi se corrisponde a quanto dichiarato dal sindaco!
Questo dice molto non solo sulla coerenza del Sindaco, ma anche su quanto quel terreno sia piccolo e inadeguato, visto che serve strabordare per farci stare la scuola.
Purtroppo le “belle notizie” non finiscono qui. Il Sindaco risponde all’interrogazione sulla sicurezza di Capolaterra (una volta tanto si sbilancia), di fatto dicendo che noi (e i cittadini che ci hanno contattato), ci siamo inventati tutto. Poi dopo poco sui giornali, si parla di rapina a mano armata in un supermercato in pieno giorno e di baby gang, fermandoci alla sola stampa e non alle ulteriori segnalazioni dai cittadini.
Ma noi ci siamo inventati tutto.
Però dovremmo gioire perché ci informano che in piazza Garibaldi sarà installata una nuova telecamera. Una, per tutto il quartiere. Assessore alla sicurezza Avanzi non pervenuto.
Capitolo piscina, anche qui ci siamo inventati tutto. Nella risposta tecnica, affermano che la muffa è normale e che dando l’anti muffa sparisce! Che i buchi nei muri sono normali, che metà delle piscine chiuse non comportano disagi. Che l’acqua è ottima. Poi sia sui quotidiani che sui social leggiamo di cittadini che si lamentano, che hanno problemi di salute. E i cittadini continuano a contattarci e la nomea del nostro centro natatorio è veramente pessima. Ma siamo solo noi consiglieri che facciamo “polemica sterile”.
Ovviamente risposta firmata dal dirigente, nulla dall’assessore al Patrimonio Medioli o da quello allo sport Avanzi o lavori pubblici Maiolo, quindi nulla di ufficiale sulle intenzioni per il futuro, la parte di inidizzo politico che compete alla giunta. La trasparenza, questa sconosciuta. Noi dobbiamo accontentarci che a Maiolo scappi qualcosa in consiglio comunale e di qualcosa che si intra-legge nelle delibere di giunta (tra cui aver buttato 86.000 euro per uno studio di fattibilità buttato nel cestino).
Poi, dai e ridai, a tirar fuori l’argomento, il sindaco oggi su BresciOggi finalmente affronta il tema, facendo un’altra parziale retromarcia rispetto alla delibera di giunta e scaricando sui tecnici la responsabilità della scelta.
Ovviamente non nelle sedi deputate e senza confronto con la cittadinanza, anche se mi auguro questo possa avvenire: diamo la nostra disponibilità a collaborare affinché questo avvenga.
Eppure a pochi mesi dalle elezioni, in piena campagna elettorale, sembrava già tutto fatto, con tanto di rendering delle piscine (articolo)!
Nell’ultima newsletter vi avevo raccontato che sull’ambiente l’amministrazione sembrava piuttosto fredda, al di là della facciata. Alla prima occasione, la Giornata del Verde Pulito, promossa dalla Regione, l’amministrazione è stata latitante, come racconta il collega Comini.
Recentemente, dopo le inaccettabili parole di Bertolaso sull’ASST del Garda e la nomina del commissario, abbiamo scritto al Sindaco per invitarlo a farsi portavoce dei Desenzanesi, dello loro aspettative e preoccupazioni. Una proposta costruttiva su cui, al momento, non abbiamo ricevuto alcun riscontro.
Per non farci mancare nulla, la destra desenzanese ha bloccato gli artisti di strada. Di nuovo, mentre Brescia li accoglie a braccia aperte. Non per niente una è Capitale della cultura, noi siamo capitale di altro…
Questo fino ad ora, ma abbiamo in cantiere tante altre iniziative, perchè purtroppo di temi da affrontare ce ne sono troppi. Per rimanere aggiornati consiglio sempre di seguire i canali social, in particolare Facebook e Instragram.
Mi spiace che questo numero sia piuttosto polemico. Purtroppo noi consiglieri abbiamo pochi strumenti a nostra disposizione per raccogliere informazioni e portare all’attenzione dell’amministrazione i problemi della nostra Desenzano. Questioni importanti non solo per noi, ma sopprattutto per i cittadini che rappresentiamo e i tanti desenzanesi che ci contattano in continuazione, non trovando risposte da parte dell’amministrazione. Dispiace molto che la maggioranza viva con fastidio il nostro ruolo, quando questo è fondamentale per il corretto funzionamento democratico delle istituzioni.
Ci tengo, anche qui, a ringraziare di cuore i tantissimi (vigili del fuoco, protezione civile, croce rossa, forze dell’ordine…) che sono intervenuti tempestivamente per domare l’incendio delle Vele, una disgrazia che, solo grazie al loro impegno e un pizzico di fortuna, non si è tramutata in tragedia.
A proposito di tragedie, segnalo la raccolta fondi di ANCI in sostegno dell’Emilia Romagna. Ho proposto, a nome di tutti i nostri consiglieri, al Presidente del Consiglio Comunale Abate di devolvere il nostro gettone per questa causa.
Il cambiamento climatico è già realtà e sta già esigendo dazio. Credo non sia il momento di essere tiepidi sull’argomento ma quello delle scelte coraggiose.
Tanti cari saluti
Stefano