Bilancio consuntivo: 4,3 milioni fermi in cassa
Farmacie tra luci ed ombre, un piano opere pubbliche poco chiaro e aumenti TARI
Carissime, carissimi,
settimana scorsa è stata impegnativa con ben due consigli comunali per un totale di circa 13 ore di seduta, con argomenti anche un po’ tecnici e tanti spunti politici.
Sui primi cercherò di trovare l’equilibrio tra precisione e chiarezza, mi scuso anticipatamente coi “tecnici” per eventuali imprecisioni.
Ho provato a trattare i due consigli insieme ma ammetto che la carne al fuoco era decisamente troppa, ho deciso quindi di spezzare in due diversi “episodi”, comunque molto corposi. Entriamo quindi subito “in medias res”.
Mercoledì 26 – bilancio consuntivo, opere pubbliche e rifiuti
La seduta inizia con la surroga del consigliere Piona con il consigliere Taddei. Piona, infatti, si è dovuto dimettere per incompatibilità con il lavoro in Regione.
Interessante l’intervento di insediamento di Taddei, un “programma di mandato”, abbastanza inusuale da parte di un consigliere, comunque ricco di spunti interessanti e condivisibili.
Contestualmente è stato comunicato ufficialmente il passaggio della consigliera Tavelli a Forza Italia che lascia Fratelli d’Italia, lista in cui era stata la più votata. Questi cambiamenti hanno già avuto effetti, come vedremo nel consiglio successivo.
Si apre il filotto di bilancio con il consuntivo 2022 delle farmacie comunali che chiudono l’anno con un attivo record di 140.000€. Un bilancio, però, con luci ed ombre.
In particolare desta preoccupazione il fatto che l’aumento dei ricavi e l’attivo siano praticamente tutti dovuti ai servizi legati al covid (tamponi), attività ormai terminata. Parallelamente a fine anno scorso sono iniziati a calare gli incassi della farmacia delle Vele, tradizionalmente la locomotiva tra le due. Diminuzione certamente legata ai lavori ancora in corso. A questo si aggiunge che il trasferimento della farmacia Dal Molin all’ex-hotel Ramazzotti arriverà sicuramente ben dopo luglio 2023, come sperato in precedenza.
Ci auguriamo che i nostri timori siano infondati, abbiamo comunque sollecitato l’amministrazione a chiedere dei ristori o altre forme di aiuti alla proprietà del Centro Commerciale le Vele per i disagi subiti dai lavori.
Segue poi il bilancio consuntivo del Comune. Qui poco da aggiungere, la storia si ripete come ampliamente annunciato. 3,3 milioni di avanzo libero più un milione di avanzo vincolato (tra cui tassa di soggiorno). Dei 3,3 milioni, ben 750.000€ sono addirittura dell’avanzo 2021 e, se ricordate eravamo, già stati critici a novembre per la scelta di tenerli fermi in cassa. Potevano essere usati per far partire subito cantieri importanti per la città, su strade, piste ciclabili, marciapiedi, sottoservizi…
Solo un paio di note dalla discussione a cui abbiamo partecipato solo noi consiglieri della Coalizione per Desenzano, sindaco e vice-sindaco.
La premessa è che l’avanzo di amministrazione è fatto – per definizione – di soldi avanzati. La differenza tra quanto previsto e quanto effettivamente speso.
Il collega Comini ha fatto notare i soldi “risparmiati” sul sociale, soldi che potevano essere messi in campo per aiutare maggiormente le famiglie desenzanesi. Il termine “risparmio” ha fatto inalberare il sindaco: una reazione talmente scomposta che lui stesso ha sentito la necessità di scusarsi (ma solo parzialmente).
Al di là delle tecnicalità, se voi avete a disposizione 100 e spendete 80, non dite che avete risparmiato 20?
Questo tipo di reazioni sopra le righe e fuori luogo da parte del Sindaco proprio non le capisco, sembrano quasi le reazioni di chi ha la coda di paglia.
Ho comunque fatto notare al sindaco che l’anno scorso è stato abbassato il contributo affitti da 1.800€ a “fino a 1.000€” per famiglia, che quindi ci mancherebbe altro che – come da lui sottolineato – siano state coperte più richieste!
Ma coi soldi avanzati si poteva di certo fare di più, anche sugli aiuti per le bollette.
Ho anche chiesto due volte come mai non è stato usato quasi il 10% del budget sulla cultura (un avanzo di ben 76.000€). Con quelle risorse si potevano organizzare eventi ed iniziative, in particolare in bassa stagione, per tenere viva la città e i quartieri. L’assessore alla cultura Avanzi, pur presente, non mi ha risposto.
O non sa di avere lui la delega alla cultura o non ritiene le mie domande degne risposta oppure … non sa come rispondere. Mi spiace, non tanto per me, ma per i cittadini che si fanno le stesse domande e si meriterebbero delle risposte.
Nota finale utile per il prossimo punto: nel 2022 a fronte di 3,99 milioni di alienazioni previste ne sono state realizzate 95.000€.
Al bilancio consuntivo segue l’aggiornamento piano delle opere pubbliche in cui si inizia ad usare l’avanzo di amministrazione. Per ora solo un milione. L’assessore Maiolo ha dichiarato che un altro milione viene tenuto da parte per le piscine (speriamo bene, finalmente qualcosa si sta muovendo) e il resto ufficilamente per gli aumenti delle bollette...
Un aggiornamento con diverse criticità, come evidenziato dalla collega Gabusi nel suo intervento (testo), e in generale la cui ratio è difficile da capire, sembra senza una chiara visione di fondo.
Quando si valuta un piano non si deve vedere solo l’elenco delle opere ma anche come sono finanziate e da qui capire le priorità.
Ci sono opere finanziate con fondi/bandi specifici, PNRR o altro, che sono finanziamenti certi e molto positivi.
Poi opere finanziate ad avanzo di amministrazione: sono soldi in cassa, una volta approvato il consuntivo (fine aprile), diventano disponibili e, se l’avanozo viene applicato, si può iniziare subito con l’iter dei lavori.
Seguono gli interventi finanziati a oneri di urbanizzazione. Questi sono abbastanza certi, esiste uno storico, si conoscono le pratiche e le richieste avviate presso gli uffici. Una stima buona si può fare e tenere monitorata durante l’anno. Nel 2022 gli oneri sono stati di 2,5 milioni. Anche negli anni più neri delle crisi dell’edilizia, Desenzano incassava oltre un milione. La previsione di 1,5 milioni per il 2023 pare molto ragionevole.
Ultima, l’entrata meno certa: le alienazioni. Storicamente si incassano 100/150.000 euro l’anno da piccoli pezzi di terreno o monetizzazioni. Robetta. Ovviamente tutto cambia se si vende (per esempio) l’ex-ragioneria o un terreno importante rendendolo edificabile (speriamo di no!), ma siamo nelle ipotesi molto remote. Quindi praticamente tutto ciò che è finanziato ad alienazioni, la bellezza di 5,4 milioni di interventi nel 2023, sono di fatto sogni che non si realizzeranno. Sogni che costano tempo e lavoro agli uffici.
Questa lunga ma credo doverosa premessa, per spiegare perché è un piano con una visione non chiara, perché scambiano le coperture (quindi le priorità) di tantissime voci. Cambio rispetto a quanto deciso a dicembre da questa stessa amministrazione. Cosa è cambiato? Perché tutte queste giravolte? Nessuno dell’amministrazione lo ha spiegato.
Nel merito alcuni interventi saltano all’occhio: l’efficientamento energetico della scuola Einstein passa dal 2023 al 2024, il costo della nuova palestra (1000mq) di via Adriano, coperta con alienazioni, scende da 1,6 milioni a 880.000 perché da edificio in muratura si passa a pre-fabbricato e il finanziamento della messa a norma del campo Maraviglia passa ad alienazioni. Questo ultimo intervento, che ci era stato presentato come urgente perché il campo non più a norma, quasi sicuramente non si farà quest’anno. L’amministrazione comunale spera di ottenere dalla federazione una proroga per la prossima stagione: incrociamo le dita. Comunque le (non) priorità dell’amministrazione purtroppo sono chiare: gli interventi per istruzione e sport sono i più penalizzati da questa manovra.
Si chiude con una serie di punti sulla gestione dei rifiuti, alcuni tecnici e formali, alcuni sostanziali.
La TARI aumenta del 30% flat per le case vacanze.
Aumenti previsti anche per le utenze domestiche con nuclei familiari numerosi. Non è stato specificato cosa si intende per numerosi, ma temo seriamente a partire da tre componenti. Scelta su cui siamo stati particolarmente critici perché, come ha sottolineato il collega Palmerini, si poteva scegliere diversamente.
Positiva l’introduzione della Carta della Qualità del Servizio, la cui approvazione Garda Uno rinviava da anni. Un importante strumento di trasparenza nei confronti dei cittadini.
La discussione di questi punti è stata l’occasione per segnalare le criticità della gestione dei rifiuti sul territorio comunale e suggerire alcune soluzioni. Prima di tutto un aumento dei cestini nelle strade e passeggiate, anche di cestini differenziati, e un ampliamento degli orari delle isole ecologiche, in particolare quella del cimitero la domenica. Abbiamo poi sottolineato i problemi dei grandi condomini e del centro storico di Desenzano, dove serve aprire un confronto con gli operatori, i residenti e gli amministratori di condominio. Un tema collegato è la lotta alle case vacanze abusive che, oltre ad evadere le tasse e fare concorrenza sleale, spesso hanno una gestione impropria dei rifiuti.
Per il tema dei rifiuti abbondonati, oltre all’attività di sensibilizzazione, serve potenziare il controllo del territorio e la repressione, anche usando le fototrappole. Abbiano sottolineato l’importanza di aumentare la collaborazione con le associazioni che si occupano di ambiente e rifiuti.
Una chiosa finale sulla gestione rifiuti: la destra desenzanese all’opposizione costruì una campagna politica sulla gestione dei rifiuti. Arrivati al governo mi pare abbiano fatto un gran poco, che praticamente nulla sia cambiato se non una rilassatezza nei controlli. Ma quando un sistema complesso non è attentamente monitorato e continuamente aggiornato, non può che peggiorare.
Chi ha seguito il Consiglio Comunale ha probabilmente notato che, ad un certo punto, il consigliere Giardino si è dovuto allontanare per motivi di salute (per fortuna non gravi), accompagnato dal cons. Fondacaro. Noi abbiamo subito garantito ai colleghi di maggioranza la nostra presenza in aula ai fini del numero legale.
Quando i problemi sono realmente personali, per noi è naturale e doveroso, con senso di responsabilità istituzionale, garantire il numero legale.
Mi scuso ancora per la poca sintesi e aspetto, come sempre, i vostri commenti e suggerimenti.
A prestissimo con il secondo episodio!
Tanti cari saluti
Stefano