Bilancio 2023 - No al bosco urbano, pesanti aumenti e tagli su sociale, giovani e cultura
No al Bosco Urbano, pesanti aumenti e tagli su sociale, giovani e cultura
Approvato il bilancio di previsione 2023 dell'amministrazione Malinverno
Carissime, carissimi,
L’anno in Consiglio Comunale si è concluso con la seduta fiume per l’approvazione del bilancio di previsione del 2023. Una seduta di quasi 7 ore e 13 punti che è impossibile raccontare in toto, mi soffermerò sui punti politicamente più significativi. Inizio con il segnalarvi il nostro comunicato stampa di commento.
Partiamo proprio dal bilancio finanziario, “un bilancio dalle evidenti contraddizioni” come lo ha definito il collega Palmerini nel suo lucido intervento (il testo). Una manovra che si caratterizza per una serie di aumenti a tappeto: parcheggi, plateatici, tassa di soggiorno… tagli che possono fare davvero male al tessuto socio-economico della città (residenti, attività turistiche e commerciali, lavoratori). Questa parte l’avevo già anticipata nella newsletter precedente.
Per quanto riguarda i nidi, solo in Consiglio Comunale, abbiamo appreso che gli aumenti non sono dovuti ad aumenti di rette ma al fatto che le famiglie che mandano i figli al nido hanno un ISEE più alto che in precedenza, quindi pagano di più. Ciò potrebbe anche significare che le famiglie a basso reddito non possono permettersi di mandare i figli all'asilo nido. Uno spunto di riflessione per tutti ed in particolare per l'assessore ai servizi sociali.
Come si vede da questo fatto e come vi raccontavo nella scorsa newsletter, a noi consiglieri - in particolare di minoranza - le informazioni arrivano a spizzichi e bocconi, spesso incomplete, sepolte tra centianaia di pagine di documentazione. E dopo ci saranno altri casi in cui questo si vede (ovviamente non ve li segnalo tutti, altrimenti staremmo qui delle giornate...).
Anche sulla parte di spesa ci sono delle forti criticità, con importanti tagli sul sociale. Alcuni numeri li potete trovare nel mio intervento (testo).
Un numero credo sia esemplificativo: solo 15.000€ (di cui 5.000€ già impegnati) rappresentano il budget complessivo per la voce “diritto alla casa”. Un po’ pochini – per usare un eufemismo - per una città da 30.000 abitanti…
C’è stato un momento di polemica con il sindaco, piccato perché, citando un suo precedente intervento, segnalavo lo scarso interesse verso il sociale. Per giustificarsi ha sottolineato che anche in questo caso ho frainteso le sue parole! Dire “in cima”, secondo il Sindaco, non vuol dire “al primo posto!” (vedete un po’ voi!).
Ha poi provato a sostenere che non vi siano stati tagli sul sociale. Vi allego le due pagine sul bilancio relative al sociale e la slide proiettata dall’assessore al bilancio: giudicate voi se mi sono inventato i tagli.
Tagli anche sui giovani (era da aspettarsi altro da questo sindaco? Tanto ai giovani ci pensano i preti, perché tutti i giovani di Desenzano vanno in oratorio…) e come vi anticipavo anche un mini-taglio alla cultura nonostante l’aumento della tassa di soggiorno.
Un bilancio diverso era possibile, lo abbiamo dimostrato coi nostri emendamenti (comunicato) che però non sono stati messi in votazione: li abbiamo protocollati oltre la scadenza (che si erano dimenticati di comunicarci). Emendamenti che però avevano il parere favorevole sia dei revisori che della dirigente. Si poteva – senza fare tagli – investire di più sul sociale. Si è scelto di non farlo.
Nota di polemica politica: unica entra in diminuzione (di un milione) sono i trasferimenti da Stato e Regione. Grazie Meloni, grazie Fontana.
Il bilancio ha tanti allegati, alcuni anche di sostanza. Uno di questi è il piano delle alienazioni comunali. Qui abbiamo chiesto che fosse tolta l’area tra via Marconi, via Adua e via Tobruch per trasformarla in un bosco urbano, invece che essere venduto come edificabile.
Il nostro emendamento non è stato messo in votazione perché al momento quella vendita serve tecnicamente a tenere in piedi il piano delle opere pubbliche, ma questo vincolo tecnico decadrà con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione dopo l’approvazione del rendiconto. Comini – in un bel intervento in cui spiega l’importanza di un bosco urbano – ha chiesto al sindaco un impegno per togliere l’area tra quelle alienabili con la prossima variazione.
Il Sindaco ha negato perché per lui non vi è contraddizione tra il mettere in vendita un’area come edificabile e avere un’area verde.
Per me invece sono due opposte visioni: un’area verde pubblica o un’area in vendita per essere cementificata.
Non ci rimane che sperare che nessun acquirente si faccia avanti…
Ammirevole però l’arrampicarsi sugli specchi del sindaco, affermare che non è colpa sua ma dell’amministrazione che prima di lui ha messo in alienazione l’area (è sindaco da oltre 5 anni e non e' mai sua responsabilità, mai) e il suo continuare a dire che per lui le aree verdi sono importanti mentre le ruspe stanno distruggendone una al parco del laghetto e un’altra di 9.000mq è messa in vendita per esserlo.
Il Piano delle Opere pubbliche ci ha lasciato abbastanza perplessi in particolare per la scelta di costruire una nuova palestra di circa 900mq e meno di 200 posti a sede. Una copia di tante palestre già presenti sul territorio, soprattutto ora che è in costruzione la palestra della nuova scuola media e che la Pagoda non sarà più vincolata ad un uso scolastico e – per di più – il Sindaco ha confermato la volontà di voler fare il palazzetto dello Sport. Non vedo tutta questa necessità improvvisa di nuove palestre. Tra l’altra la nuova palestra è prevista in via Adriano, in una zona priva di servizi o altro.
Investendo (almeno) 1,6 milioni su questa palestra, poi rimane poco spazio per altro nel piano (strade, piste ciclabili, sottoservizi, eliminazione barriere architettoniche), in un piano dove già tante risorse sono bloccate dal nuovo faraonico lungo lago e dalla nuova scuola.
Il Sindaco ci ha assicurato però che sulle piscine “ci stanno pensando” (non era già cosa fatta a gennaio?! Misteri) e che sulla separazione acque bianche e nere Acque Bresciane interverrà. Staremo a vedere…
Intanto per la prima volta da oltre 15 anni il Comune di Desenzano accendo un nuovo mutuo di 3,6 milioni, terminando un ciclo virtuoso iniziato con l’assessore al bilancio Sergio Parolini.
Siamo rimasti anche abbastanza perplessi dalla scelta di spendere mezzo milione per spostare gli archivi comunali nel polo delle emergenze, occupando spazi che potevano essere dati alle associazioni.
Fatto curioso sul polo delle emergenze: nella documentazione mancava la piantina dell'intervento. La consigliera Gabusi ha chiesto in commissione alla dirigente di averla, per capire il progetto su cui votare (di altri progetti c'era la piantina). La segreteria del sindaco ha chiesto a Beatrice formale accesso agli atti per averla, cosa che lei ha subito fatto. In Consiglio il Sindaco è sembrato piccato per questo accesso agli atti, ha chiamato subito i presidenti delle associazioni... tutto perchè abbiamo chiesto una mappa di un progetto su cui dovevamo votare. Comunque ad oggi a Beatrice non è stata fatta avere la piantina del progetto su cui abbiamo votato 3 sere fa...
Alcune ulteriori riflessioni e proposte le trovate nell’intervento mio e dei colleghi Gabusi e Comini.
L’amministrazione ha scelto di prorogare di un anno i plateatici attuali per fare una revisione complessiva con calma. Su questo ci siamo astenuti, però è stata l’occasione per i colleghi Gabusi e Palmerini per richiamare l’amministrazione a far rispettare le regole attuali, garantendo prima di tutto la sicurezza e la pedonalità, con particolare attenzione a non creare delle barriere architettoniche, olte al decoro (i plateatici non sono magazzini a cielo aperto). Peccato che – come fatto notare da Beatrice – l’assessore Avanzi è stato in Consiglio meno di un’ora e arrivati a questo punto (uno dei primi) non era presente.
L’approvazione del bilancio della DASS (farmacie comunali), è stata l’occasione per ringraziare il personale delle farmacie per il loro impegno in questo periodo difficile. Comini ha anche fatto diverse domande e chiesto approfondimenti sul progetto di e-commerce che sarà lanciato il prossimo anno. Infine – una buona notizia – l’anno prossimo dovrebbe arrivare a compimento il progetto del PRG Pienazza-Tira di spostare la farmacia Dal Molin all’ex-hotel Ramazzotti, una posizione strategica e di proprietà comunale.
Ho colto l'occasione della periodica revisione dei piani di edilizia convenziona sul territorio (ormai tutti completati), per chiedere all'amministrazione attenzione al tema della casa, sempre più un problema a Desenzano. Attenzione particolare a forme di edilizia popolare dovrebbero essere previste negli ambiti di trasformazione, senza consumare nuovo suolo.
Nota di colore finale: in tutte le sette ore si segnalano solo due interventi del cons. Girelli, uno per ringraziare le farmacie, il secondo l'ormai tradizionale attacco scomposto nei confronti della minoranza (questa volta sono stato io la vittima). Il resto calma piatta.
Oltre al consiglio sono arrivate in questi giorni le risposte ad alcune interrogazioni che avevamo fatto nelle settimane scorse: il mercatino di Natale non si è fatto per colpa delle scuole (ma il Comune si è mosso a metà novembre per chiederlo), non si sono dimenticati di farci sapere del bando Piccoli Borghi perché era solo un bando regionale (peccato che si trovi sul sito di monitoraggio bandi PNRR) e l’incoerenza tra le risposte del sindaco e dell’assessore De Gasperi sui ferri era solo una imprecisione, solo una svista nello specificare se pagano i desenzanesi o meno (tanto sono solo soldi nostri).
Papa e Comini hanno presentato un’altra interrogazione per capire meglio come funziona il mercatino di Natale in piazza Cappelletti, in cui ci sono operatori privati che vendono (il cui obbiettivo è giustamente fare profitto) che è pubblicizzato come un mercatino benefico.
Siamo arrivati in fondo anche a questa lunga e densa newsletter probabilmente l’ultima dell’anno, non mi rimane che ringraziarvi per la pazienza, l’attenzione e i tanti riscontri.
Vi faccio i miei più cari auguri per un Natale pieno di serenità, delle buone feste e un 2023 ricco di soddisfazioni,
Stefano